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Grani antichi: profumo di storia, gusto di futuro
4 Settembre 2025
Da sempre attento alla qualità, alla biodiversità e alla sostenibilità, Molino Grassi ha scelto di riscoprire e valorizzare alcune varietà di grani antichi italiani, dando nuova vita a cultivar che raccontano un legame profondo con la terra e con la memoria. In collaborazione con l’agricoltore conservatore Claudio Grossi, sono stati reintrodotti grani come Ardito e Virgilio, che si distinguono per le caratteristiche aromatiche. “Con una corretta panificazione si ottiene un pane che presenta profumi che le varietà moderne non hanno”, afferma Grossi. Si tratta di fragranze più calde e persistenti, che richiamano note di cereale maturo, mandorla, miele e legno dolce. Un ritorno ai profumi veri, capaci di evocare la terra e il tempo.
A completare il mix, il grano Fiorello, già conosciuto dal nonno di Silvio Grassi, che oggi torna sulle tavole grazie a un progetto di filiera controllata.
Anche sul piano della digeribilità, i grani antichi offrono vantaggi significativi. Il loro glutine è meno tenace: la rete proteica che si forma è più fragile, con legami meno forti, e questo ne facilita la rottura durante la digestione. Il risultato è un pane non solo ricco di gusto, ma anche più leggero e tollerabile.
Tradizione, ricerca e rispetto si uniscono in ogni chicco: è così che Molino Grassi guarda al futuro, partendo da lontano.